Venere
Di questi uomini ho fatto un dipinto
umani da compagnia
con i loro imprevedibili caratteri
fatti di storie ed ombre lunghe
ninne nanne con le loro voci
e parole lente e sottili.
Carezze dai loro occhi
pagliuzze multicolori
il tocco leggero dei loro pensieri mi sarà familiare alla fine.
Vorrei…
Vorrei per ognuno una comoda stella e una tazza di tè,
la poltrona accanto al mio letto.
Ma d’uno vorrei la mano
a lisciare la chioma di Luna
quando il mio sospiro di Vita
delicato
lascerà il posto alla Morte contrita.
D’uno vorrei la presenza
per berne la rassicurante calma degli anni ben spesi,
degli sbagli ponderati.
Una compagnia che mi distragga
accompagnando il mio passaggio
che legga per me
uno o due versi
d’una trasognata e soffusa poesia.